lunedì 16 ottobre 2017

Cuori infranti

La società ci riconosce matrimoni, funerali e anche cerimonie di laurea, ma rifiuta qualunque riconoscimento formale della triste fine di un rapporto, nonostante il suo fortissimo impatto emozionale

Il Museum of Broken Relationship di Zagabria nasce dalla volontà di raccogliere oggetti personali con lo scopo di caricarli di un valore universale. Si vuole confortare tutti coloro che hanno vissuto una delusione amorosa, e donare un oggetto a questo museo collettivo è un gesto terapeutico, utile per superare il crollo emozionale che caratterizza la fine di molte storie d'amore. Visitare la collezione di Zagabria è un modo per esorcizzare il dolore vissuto e per comprendere se stessi più a fondo, imparando trarre dai propri sentimenti le basi per un nuovo inizio.
Ogni oggetto è affiancato da una breve storia che permette di comprendere la sua importanza e il motivo della donazione.


Un'automobile a pedali

14 dicembre 2008 - 1 settembre 2011
Praga, Repubblica Ceca

Foto di Ana Opalić

«Lei sapeva che io da sempre, già da bambino, volevo possedere una macchina a pedali, ma che non l'avevo mai avuta. Ero già sopra i quaranta quando ne ricevetti una. Lei stava facendo una passeggiata con sua sorella quando vide una di queste macchine lasciate vicino ai cassettoni della spazzatura. La portarono a casa e la lavarono nella vasca da bagno. L'abbellirono con dei fiorellini e incisero sulle ruote il mio nome, i loro soprannomi e la data».


Tarantula, il libro di Bob Dylan

«Me lo regalò il mio ragazzo americano quando avevo 17 anni. Non sapevo che dopo, per anni, lui avrebbe pedinato i miei genitori, che avrebbe cambiato sesso e rubato il nome dei miei per la sua nuova identità».


Una fotografia

1993 - 1995
Bloomington, Indiana, USA

«Lago in Florida dove andavo quando col mio ragazzo marinavo la scuola. La freccia indica il luogo dove, sotto il sole splendente, per la prima volta vidi un pene».



Un orologio antico

«Un regalo dell' '87. Andava pazza per l'antichità: ogni cosa doveva essere vecchia e non funzionante, ragion per cui non siamo più insieme».


Tre volumi di Proust

1983 - 2011
Londra, Regno Unito
Foto di Ana Opalić

«Questi libri sfrangiati e ricoperti di sabbia sono il simbolo di una storia d'amore finita da poco tempo. Dopo le nostre nozze fummo assuefatti da Proust - le leggevo i suoi romanzi ad alta voce, soprattutto quando eravamo in vacanza. Risuona stupido e da secchioni, ma in certe estati mi sembrava che vivessimo in uno strano triangolo amoroso, dove il terzo intruso era quel Proust spiritoso e nevrotico, brillante nel comporre rapsodie a tema amoroso, ma completamente senza sesso. Sarà simbolico anche il fatto che noi, a differenza di Proust, non giungemmo mai alla fine: non leggemmo mai le ultime duecento pagine, che finirono strappate in una busta perché dovevamo rispettare il peso dei bagagli che era permesso per viaggiare in aereo».



Semi di ulivo

Belgrado, Serbia
6 anni

«Lui aveva una moglie di cui non parlava mai e un bebè di cui parlava moltissimo. Lei invece aveva una storia che non funzionava e che si stava avvicinando alla fine. Lui stava divorziando, lei si stava separando dal compagno. Tante persone. La preoccupazione di non ferirli. Lui sparì e lei non si arrabbiò, anche se le fece male, molto male. Dopo sette mesi si rividero per caso. Una sera, dopo due mesi, lui andò a trovarla a casa e lei gli preparò una cenetta. Mentre parlavano lui mangiava delle olive verdi. Dopo averle ripulite del tutto, ne sputava i semi. La sua lingua li puliva come una macchina minuziosa. Mai, né prima né dopo, lei incontrò qualcuno a cui piacessero le olive come piacevano a lui. Erano liberi. Lui partì per le ferie, ritornò dopo un mese e si fece subito vivo. Si videro lo stesso giorno e fecero l'amore. Fu stupendo. Dopo lui sparì. Lei si dedicò ad una storia nuova. Si incontrarono ogni tanto, clandestinamente. Era un amore duraturo, un incrociarsi e poi rincorrersi dietro. L'unica cosa certa che dimostrava l'esistenza di lui erano quei semi di olive che lei aveva salvato, e lui non ne sapeva nulla. Era ora che accadesse qualcosa con questa storia, che venisse mandata nel mondo, tra la gente, e che dai semi nascessero alberi d'amore. Gli alberi di ulivo sono tra i più longevi del nostro pianeta».


Il tostapane

2006 - 2010
Denver, Colorado

Foto di Ana Opalić

«Quando mi sono trasferita nella parte opposta del paese portai via il tostapane. Questo ti servirà da lezione: come farai ora a bruciare tutto?»


Il tappo dello spumante

«Dovevo sposarmi il 6 agosto 2011, ma pochi mesi prima venni a sapere che il mio fidanzato mi stava tradendo. Questo è il tappo dello spumante con cui brindai alla mia felice fuga».



@lagargantuesca

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